Dai dati presenti nelle schede di livello 1 'fenomeni idraulici' non risulta nessun rischio idraulico per il ponte in atto
In accordo alle istruzioni operative §4.5.1 ANSFISA si attribuisce un valore Basso alla classe di attenzione idraulica poiché le seguenti condizioni sono tutte soddisfatte:
In generale, il rischio idraulico dipende da alcuni specifici parametri rappresentativi del coinvolgimento della struttura sia da un punto di vista spaziale che temporale. Per la preliminare valutazione spaziale, si può ritenere assente il rischio idraulico per strutture che non vadano ad interessare l’alveo (come definito dal § 5.1.2.3. della Circolare 21.01.2019 n.7 del CSLLPP) con le pile e/o con le spalle e sempre che l’impalcato garantisca il rispetto del franco libero così come prescritto nelle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 17.01.2018, § 5.1.2.3). Tali valutazioni possono essere suffragate o dall’evidenza dei luoghi o da idonea “relazione di compatibilità idraulica” (D.M. 17.01.2018). Pertanto, qualora si possa ritenere che il determinarsi di un evento di piena non possa coinvolgere la struttura in esame, non risulta necessario proseguire con la valutazione della CdA idraulica, in quanto non influente ai fini della determinazione della CdA complessiva associata al ponte. I parametri generalmente rilevanti per la determinazione del rischio idraulico sono sintetizzati in Tabella 4.19.
In accordo alle istruzioni operative §4.5.1 ANSFISA si procede alla valutazione della classe di attenzione idraulica poiché le seguenti condizioni non sono tutte assieme soddisfatte:
Per la valutazione della pericolosità/suscettibilità idraulica, oltre alle caratteristiche geometriche della struttura in rapporto con il territorio attraversato, occorre fare riferimento ai livelli di pericolosità come definiti dal D.Lgs. 23.02.2010, n. 49 – “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni” e simili che assumono la probabilità di accadimento come parametro principale di gerarchizzazione:
Le analisi del livello di pericolosità hanno intrinseci problemi di incertezza relativi al reticolo idrografico modellato, in quanto spesso viene trascurato quello secondario che, in talune condizioni morfologiche, può dare luogo anche alle maggiori criticità. Inoltre, il livello di pericolosità/suscettibilità legato al rischio idraulico dipende dall’ambito geomorfologico nonché dall’evidenza di fenomeni pregressi, o peggio in atto, di scalzamento delle pile. Tale informazione si può acquisire attraverso i dati di censimento di Livello 0 e confermare mediante l’esecuzione di ispezioni visive di Livello 1 ovvero, successivamente all’implementazione, con l’elaborazione di dati di monitoraggio delle strutture in aree ad evidenza di rischio idraulico. La valutazione della pericolosità dovrà inoltre tenere in conto la tipologia e il livello di efficienza di eventuali opere di mitigazione o di laminazione delle portate di piena. Volendo stimare la suscettibilità idraulica con riferimento al sormonto arginale o insufficienza di franco, è possibile operare una valutazione speditiva dei franchi idraulici per i corsi d’acqua principali e secondari, in particolare se oggetto di mappatura ai sensi della direttiva alluvioni, stimando in prima approssimazione il franco F come la differenza tra la quota minima dell’intradosso del ponte con la stimabile quota di pelo libero, da individuare come segue:
Pertanto, è possibile stimare speditivamente le classi di suscettibilità per sormonto in alvei oggetto di mappatura per esondazione come nella Tabella 4.20 e nella Tabella 4.21 relative ai corsi d’acqua principali e secondari, rispettivamente.
Tabella 4.21. - Classi di pericolosità per il fenomeno di sormonto (corsi d’acqua secondari non arginati)
Con riferimento ai fenomeni di erosione, la stima degli effetti (profondità massima raggiungibile dallo scavo) è resa complessa dalla natura ciclica del fenomeno, sia esso generalizzato sia localizzato, e pertanto di difficile valutazione con osservazioni dirette. Il fenomeno dell’erosione alla base delle pile dei ponti si può ritenere costituito dalla sovrapposizione di tre processi, che vengono solitamente stimati indipendentemente per poi sommarne gli effetti: (a) l’abbassamento (o l’innalzamento) dell’alveo in prossimità del ponte, per variazioni globali del profilo del corso d’acqua, sostanzialmente indipendenti dalla presenza del ponte medesimo (general scour); (b) l’erosione generalizzata in corrispondenza della sezione ristretta del ponte, causata dall’aumento locale della velocità della corrente, indotto dal restringimento dovuto alla presenza dell’attraversamento (contraction scour); (c) l’erosione localizzata alla base delle pile e delle spalle del ponte, causata dalle deviazioni del flusso idrico indotte dalla presenza delle strutture in alveo, che causano aumenti locali della velocità della corrente (local scour). L’eventuale tendenza dell’alveo ad abbassamenti globali nel tratto di corso d’acqua in cui il manufatto è inserito è considerata come un fattore di vulnerabilità, che si associa alla pericolosità per erosione generalizzata o alla pericolosità per erosione localizzata. Queste ultime sono stimate separatamente e permettono di definire due classi di attenzione distinte, una relativa all’erosione generalizzata, l’altra all’erosione localizzata, salvo poi combinarle al fine di ricavare una classe di attenzione complessiva relativa al rischio di crisi idraulica per fenomeni di erosione d’alveo.
L’erosione generalizzata in prossimità del ponte è dovuta alla riduzione, operata dall’attraversamento, della sezione trasversale indisturbata caratteristica dell’alveo tale da ingenerare un’accelerazione locale della corrente. In prima approssimazione, secondo formulazioni empiriche di letteratura di frequente utilizzo, si può ritenere che l’erosione da contrazione dipenda dal rapporto tra la larghezza dell’alveo in assenza del manufatto di attraversamento e la larghezza dell’alveo lasciata libera dall’attraversamento medesimo. Nel presente approccio speditivo, ai fini della stima della suscettibilità si definiscono:
dove Ca è il fattore di restringimento dell’alveo inciso, essendo Wa,l la larghezza complessiva dell’alveo inciso occupata dall’ingombro di pile e spalle e Wa la larghezza complessiva dell’alveo inciso a monte del ponte; Cg è il fattore restringimento delle aree golenali, essendo Wg,l la larghezza complessiva delle golene occupata dai rilevati di accesso, dalle spalle e dalle pile e Wg la larghezza complessiva delle golene a monte del ponte. Le classi di pericolosità vengono individuate in accordo alla Tabella 4.22.
Tabella 4.22. – Classe di pericolosità relativa al fenomeno di erosione generalizzata
Dai dati forniti nella scheda di livello 1 rischio idraulico risulta che Ca=2.53%, Cg=20.00% il livello di pericolosità relativo al fenomeno di erosione generalizzata è Medio-bassa
L’erosione localizzata alla base delle pile o delle spalle è una delle cause più frequenti di crollo o di danneggiamento dei manufatti di attraversamento fluviale. La causa principale dell’erosione localizzata in corrispondenza delle pile è la formazione di vortici alla loro base. I principali fattori che influenzano il processo di erosione alla base delle pile sono la velocità e la profondità della corrente, la larghezza della pila e la sua forma, la lunghezza della pila e l’angolo d’attacco della corrente, la natura del materiale d’alveo e l’eventuale presenza di detriti trasportati dalla corrente. Occorre inoltre considerare con attenzione i fenomeni di evoluzione morfologica del letto del fiume. L’altezza di scavo raggiungibile in condizioni di assenza di trasporto solido (clear-water scour) è superiore alla corrispondente in presenza di trasporto (live bed scour). Per questo motivo, il trasferimento alle pratiche applicazioni di numerose formule di letteratura è da valutare con attenzione. Per la valutazione della pericolosità da erosione localizzata, si suggerisce in prima approssimazione la stima della massima profondità di scavo ds. Valutato ds, è possibile definire un indice adimensionale IEL dato dal rapporto tra ds e la profondità di posa del piano di fondazione df rispetto all’alveo:
In funzione del valore assunto dall’indice di erosione localizzata IEL si definiscono le classi di pericolosità in Tabella 4.23.
Tabella 4.23. – Classe di pericolosità per il fenomeno di erosione localizzata
Dai dati forniti nella scheda di livello 1 rischio idraulico risulta che la profondità di scavo ds=0.00 m, la profondità del piano di posa della fondazione df=3.50 m, l'indice IEL=0. Pertanto il livello di pericolosità relativo al fenomeno di erosione localizzata è Bassa
Ai fini della individuazione della vulnerabilità che, unitamente all’esposizione, porta alla definizione del rischio, risulta indispensabile valutare – per gli scenari di suscettibilità prima individuati – i seguenti parametri: il valore della portata della piena; l’estensione dell’area interessata dell’inondazione; l’altezza e la relativa quota idrica nonché le caratteristiche cinematiche della corrente. La vulnerabilità dei ponti, con specifico riferimento al fenomeno di crisi per sormonto o insufficienza di franco, può sintetizzarsi come nella Tabella 4.24.
Dai dati forniti in questa scheda e nella scheda di livello 1 rischio idraulico risulta che il livello di vulnerabilità relativo al fenomeno di sormonto è Medio-alta
Con riferimento ai fenomeni di erosione generalizzata e localizzata, la classe di vulnerabilità è stimata secondo quanto riportato nella Tabella 4.25 e Tabella 4.26, rispettivamente.
Dai dati forniti in questa scheda e nella scheda di livello 1 rischio idraulico risulta che il livello di vulnerabilità relativo al fenomeno di erosione generalizzata è Media
Dai dati forniti in questa scheda e nella scheda di livello 1 rischio idraulico risulta che il livello di vulnerabilità relativo al fenomeno di erosione localizzata è Media
La stima dell’esposizione al rischio idraulico porta alla valutazione delle potenziali conseguenze negative di future alluvioni – oltre che per la struttura interessata – anche quali conseguenze indotte (inondazione) per la salute umana e per il territorio, tenendo conto di elementi quali la topografia, la localizzazione dei corpi idrici superficiali e le loro caratteristiche idrologiche e geomorfologiche generali, le aree di espansione naturale delle piene, la strategicità del ponte in situazioni emergenziali nonché la localizzazione delle aree popolate. In definitiva, la classe di esposizione idraulica può determinarsi in analogia allo schema di Figura 4.6, relativo alla classificazione sismica.
Dai dati forniti in questa scheda risulta che il livello di esposizione al rischio idraulico del ponte è Alta
Note le classi di pericolosità/suscettibilità, vulnerabilità ed esposizione legate al rischio idraulico del ponte (e delle zone contigue laddove interessate da inondazione), si procede con la determinazione della classe di attenzione (CdA) idraulica. La difficoltà di quantificazione dei parametri e la frequente indisponibilità di dati attendibili di sufficiente dettaglio che concorrono alla definizione dei livelli di rischio (soprattutto in riferimento all’analisi della pericolosità) rende opportuno adottare criteri metodologici semplificati per una valutazione e rappresentazione del rischio. Volendo stimare le Classe di Attenzione del rischio idraulico riferita ai fenomeni di sormonto o insufficienza di franco idraulico e ai fenomeni erosivi, generalizzati o localizzati, si può far riferimento a combinazioni dei fattori di suscettibilità, vulnerabilità ed esposizione ad essi relativi, analoghe a quelle impiegate per la determinazione della classe di attenzione strutturale e fondazionale e della classe di attenzione sismica, ossia analoghe a quelle riportate in Tabella 4.10. Note le classi di attenzione del ponte, distinte per fenomeni di erosione generalizzata e per fenomeni di erosione localizzata, si determina la classe di attenzione in relazione ai fenomeni erosivi dalla combinazione delle due, come in Tabella 4.27.
La classe di attenzione idraulica del ponte in relazione ai fenomeni erosivi è Alta
Di seguito si riporta un riepilogo dei risultati dell'analisi di rischio idraulico